L’opera lignea di Marco Martalar resterà esposta nell’area verde in Piazzetta Casa Bianca. In cantiere una scultura che nascerà dal legno spiaggiato di Jesolo.
Il Leone alato di Vaia resta a Jesolo. La scultura realizzata dall’artista vicentino Marco Martalar è stata collocata nei giorni scorsi in una delle colline verdi che caratterizzano piazzetta Casa Bianca, dove resterà esposta stabilmente. Il Leone alato di Vaia, alto tre metri e con un peso che si aggira intorno ai 500 chilogrammi, è un’opera creata utilizzando 1.500 pezzi di legno degli alberi che la tempesta Vaia ha abbattuto alla fine del 2018 lungo l’altopiano vicentino dell’arco alpino veneto. Pur colpendo in particolare il Veneto e il Trentino Alto Adige, la tempesta coinvolse l’intero Paese causando 37 morti e danni per quasi 5 miliardi di euro.
Il Leone alato di Vaia ha preso forma nel laboratorio di Martalar a Roana, venendo poi trasferito a Jesolo dove è stato esposto all’esterno della grande tensostruttura collocata alle spalle di piazza Brescia che ha ospitato lo Jesolo Sand Nativity tra fine 2022 e inizio 2023. Qui è stata ammirata e fotografata da decine di migliaia di visitatori, che ora potranno ritrovarla lungo il viale principale del lido di Jesolo. Nel 2020, invece, Martalar realizzò per lo Jesolo Sand Nativity il meraviglioso Angelo di Vaia.
Ora la collaborazione tra il Comune di Jesolo e l’artista vicentino prosegue. Nel laboratorio di Roana prenderà forma nei prossimi mesi una nuova opera, che questa volta non nascerà dai resti del passaggio della tempesta sui boschi ma dal legno spiaggiato sull’arenile di Jesolo e rappresenterà la sua anima.